Il Distretto Diffuso realizzato da Next Social Commerce società benefit nasce nella primavera 2020 per rispondere alla crescente domanda di mascherine e alla crisi di molte aziende del comparto tessile di tutta Italia.
Dopo lo scoppio della pandemia tanti laboratori tessili si sono trovati in crisi in seguito allo stop di molti esercizi commerciali e del calo dell’industria tessile, rischiando di lasciare molti lavoratori/lavoratrici senza prospettive per il futuro. Allo stesso tempo un prodotto diventato primario continuava ad essere un bene scarso e dipendente dagli approvvigionamenti da paesi terzi, spesso extra UE.
Next Social Commerce è stata in grado di riunire know-how, esperienze e competenze e dar vita ad un processo innovativo che ha permesso sia la realizzazione di una mascherina certificata di tipo IIR, sia l’inserimento lavorativo di operai e soggetti fragili che in questa situazione rischiavano di essere ancora di più emarginati.
Social Mask – la mascherina sociale, certificata e amica dell’ambiente
– 99% livello di BFE
– standard UNI 14683:2019 e marcata CE
– nuove opportunità lavorative
– lavabile fino a 10 volte
Impatto sociale
– 36 aziende e organizzazioni attivate in tutta Italia tra cui Consorzio Sale della Terra, Quid, Scuola di Economia Civile
– 550 lavoratrici e lavoratori coinvolti nella messa a punto del prodotto
– 100 lavoratori attualmente addetti alla produzione
– 22 disabili impiegati
Impatto ambientale
– meno della metà di CO2 prodotta rispetto a una mascherina monouso
– packaging in plastica: si passa dalle 25,76 chilo tonnellate delle mascherine monouso alle 3,35 chilo tonnellate per quelle lavabili
Leggi la ricerca sulla lavabilità delle mascherine e il loro impatto ambientale
Autovalutazione
Le realtà del Distretto hanno tutte compilato l’Autovalutazione Partecipata di NeXt.
Il questionario è diviso in 6 aree: 1 – l’azienda e il governo dell’organizzazione; 2 – le persone e l’ambiente di lavoro; 3 – i rapporti con i cittadini; 4 – la catena di fornitura; 5 – i comportamenti verso l’ambiente naturale; 6 – i comportamenti verso la comunità locale.
Ogni area è composta da 5 indicatori, collegati al BES e agli SDGs dell’Agenda 2030 che, dopo la validazione del Comitato Scientifico di NeXt, restituisce una “fotografia” dell’impegno di sostenibilità delle aziende.
Dai dati emerge che il rapporto tra imprese e le comunità locali è quello più carente; ed è proprio sulla collaborazione e sulla costruzione di reti, che il Distretto Diffuso sta lavorando. Il questionario sarà ripetuto a distanza di un anno, per valutare il miglioramento delle aree e il consolidamento delle buone pratiche.
Una Rete che supera l’emergenza
Il progetto del Distretto Diffuso guarda oltre: il piano di riconversione non pensa solo alle mascherine ma a tutti quei presidi e Dpi di cui abbiamo delocalizzato la produzione per abbattere i costi.
Oggi appare più che mai evidente che i costi sociali di una scelta economica la massimo ribasso ricadono sulle categorie più deboli, quelle con minor specializzazione, in una spirale perversa che non genera ricchezza ma costi su costi: ambientali, umani, sociali.
L’impresa sociale del futuro è pronta: qualità, processi e prodotti certificati, attenzione per le persone e l’ambiente, capacità di dialogare con il settore privato e la pubblica amministrazione. Il Distretto Diffuso di NeXt Social Commerce ha oggi l’opportunità di presentarsi sul mercato al pari delle grandi aziende tradizionali.
I prodotti del Distretto Diffuso
scheda mascherina